Storie di acqua, mulini e cooperazione
Passeggiata guidata nella storia di Santa Vittoria con aperitivo finale

QUANDO
domenica 17 settembre  – ore 10.30

DOVE
ritrovo presso ponte delle Portina, Santa Vittoria – vedi su Google Maps

DURATA
1 ora e 30 minuti circa

PARTECIPARE
partecipazione gratuita / posti limitati / prenotazione consigliata

INFO E PRENOTAZIONI
Comune di Gualtieri – telefono: 0522221869 / prenotazione online

Santa Vittoria ha diverse vicende da raccontare, che si celano nelle pieghe della sua storia e nell’apparente ordinarietà del borgo: le storie si concentrano tra Palazzo Greppi e il tratto di argine che fiancheggia il torrente Crostolo. Con la guida di Gianluca Torelli, si camminerà dal ponte delle Portine fino al Mulino Benaglia e passando per il Forno Ragni si raggiungerà Palazzo Greppi.

Il ponte delle Portine, edificato alla fine del ‘500 dai Bentivoglio (la forma attuale è del 1768), deve il nome alla sua architettura, pensata per poter deviare le acque del Crostolo in un altro canale minore, attraverso un sistema di aperture – le portine – capaci di aprirsi e chiudersi a seconda della necessità. Le acque deviate, scorrendo nel canale oggi interrato, raggiungevano centinaia di metri più avanti il Mulino Benaglia, alimentando così le sue pale, che a loro volta permettevano la frantumazione del grano. La farina così ricavata terminava il suo percorso nell’adiacente Forno Ragni, che a quel punto poteva impastare e sfornare ogni mattina il prodotto finito: sulle tavole dei vittorini infine arrivava il pane.

Oltre alle storie legate alle acque e ai mulini conosceremo i luoghi nascosti che hanno dato vita a una delle vicende cooperative più straordinarie della nostra Regione. Al Ponte delle Portine, sorgeva l’Osteria Vioni: luogo di sbicchierate socialiste, di musica e di danze dove venne fondata la prima cooperativa braccianti e dove aveva sede la cooperativa falegnami. Di lì seguendo si raggiungeranno i luoghi dove sorgeva la Cooperativa di Consumo con annesse osteria, vineria, macello, forno comune e il “Festivàl”, dove la domenica si facevano i balli di gara. Infine, a chiudere il tour, il ritorno nel cortile interno di Palazzo Greppi: prima dimora e tenuta di campagna del milanese Antonio Greppi, e in seguito sede della Società Anonima Cooperativa Agricola, di ispirazione socialista, che segnò l’inizio di una storia di cooperazione bracciantile tra le più belle del nostro territorio.

A chiudere la visita guidata un aperitivo offerto da Circolo Arci al Palazzo, con lambrusco salame e gnocco fritto.


 

foto Andrea Landini

RIMANI IN VIAGGIO

Lo spettacolo

La mongolfiera