In ogni pozzo a Gualtieri c’è una luna, e si dice che nel 1969 gli abitanti di Gualtieri abbiano seguito in diretta il primo allunaggio americano piegati sui bordi dei pozzi.

La telecronaca in paese e nelle frazioni, a dispetto della Rai e della tv in bianco e nero dell’epoca, pare l’abbiano fatta i bambini, che nel fondo del pozzo, la luna, la vedevano meglio degli altri. Ogni passo degli astronauti, ogni increspatura del suolo lunare e ogni congegno dell’Apollo 11 vennero descritti nei minimi dettagli. Chi viveva a Gualtieri in quegli anni assicura che fu come essere là, sulla Luna, assieme a Armstrong e Aldrin.

A distanza di cinquant’anni esatti dal primo allunaggio il viaggio si ricostruisce a ritroso. Gualtieri come una terra da scoprire e riscoprire, fantastica nel suo paesaggio, sognante e lunatica, con il suo fiume che ogni tanto impazzisce e si gonfia sino a minacciare di sommergere tutto.

Gualtieri con i suoi monumenti e la sua golena, con le sue bonifiche e i suoi boschi, con la Piazza che si vede dallo spazio e la sua Torre dell’orologio che sembra uno shuttle appena atterrato da un tempo sideralmente lontano. Gualtieri con i suoi capanni di golena, dalle zampe sottili come moduli spaziali, e con i suoi abitanti, terrestri cordiali, che offrono un’ospitalità fatta di vino e salumi nostrani.

A cinquant’anni dal primo viaggio dell’uomo sulla Luna l’avanguardia per il viaggiatore moderno è attraversare lo Spazio che separa questa fetta di pianura bagnata dal Po dal resto del mondo.

Il 14 e 15 settembre dunque mettete il tappo sui telescopi, rinfoderate i binocoli e venite a conoscere Gualtieri da vicino!